15/10/2024 - La Promozione Sociale
Sulle basi dell’Accordo di Collaborazione tra il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la Lega Navale Italiana, è stato sottoscritto un Protocollo Operativo d’intesa tra la Lega Navale Italiana Delegazione di Mirto Crosia e l’USSM di Catanzaro. Il protocollo operativo già partito da mesi, tra le altre finalià ha “l'organizzazione di attività socialmente utili e/o l’inserimento di eventuali corsi formativi, nell’ambito di programmi in favore di minori e giovani sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria Minorile”.
Domenica 6 ottobre 2024 con le barche a vela del Gruppo Sportivo Vela della Delegazione LNI di Mirto Crosia, il programma ha preso il largo per il battesimo del mare dei giovani che mai avevano pensato di poter salire su una barca a vela circondati da persone che suggeriscono loro la giusta rotta.
Nel programma, parte integrante è la prof.ssa Caterina Venneri, Delegata scolastica della LNI per la formazione sulla legalità e l’integrazione scolastica.
Domenica tra i giovani che seguono il programma concordato con l’U.S.S.M., vi era Luca (nome di fantasia), giovane diciassettenne, che si imbarca su Neptune, già nella prima giornata viene messo al timone, libera i suoi pensieri al vento e li coglie Lella Cecere, Pedagogista/Tutor, socia della LNI, che lo segue e bordo, le dice che gli si è aperto un mondo nuovo, un mondo che non pensava potesse appartenergli.
“All’inizio mi sentivo fuori posto, come se non meritassi questa possibilità, questa libertà. Penso e ripenso all’azione che mi ha portato a dover vivere questa restrizione, il mio passato a volte mi tira ancora indietro. Ma essere in mezzo al mare è una sensazione strana, lontano da tutto, mi fa sentire il peso dei miei errori, ma il vento che mi soffia in faccia, il mare che si muove sotto di me e il silenzio dell’acqua mi fanno rimbombare il caos che ho vissuto dentro di me negli ultimi mesi. Ed è proprio questo silenzio che fa spazio dentro di me, mi fa riflettere, davvero, su chi sono e su quello che ho fatto. Per un momento, ho pensato che anche io merito una seconda possibilità, che forse, nonostante tutto, posso e devo cambiare rotta, come questa barca che posso dirigere rispettando il vento”.
Luca, preso dall’entusiasmo della sua bravura nel condurre una barca a vela di 10 metri, lancia i suoi pensieri più intimi ad alta voce con l’intento di farli arrivare attraverso il vento a tanti altri ragazzi che oggi vivono la sua stessa situazione.
La navigazione a vela non è soltanto uno sport: è un percorso di formazione in cui il rispetto delle regole e la collaborazione sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi. In barca, ogni componente dell'equipaggio ha un ruolo preciso e nessuna azione può essere trascurata. Il vento e il mare non riconoscono errori, insegnano ai giovani l'importanza della disciplina, del rispetto reciproco e della responsabilità individuale.
Per i ragazzi che provengono da situazioni familiari e sociali difficili, questo ambiente rappresenta una sfida ma anche un'opportunità di riscatto, le regole in barca non sono imposte da un'autorità astratta, ma diventano essenziali per la sopravvivenza stessa e per il benessere del gruppo. Si impara a gestire lo spazio, il tempo e le risorse in maniera efficiente, sviluppando così una forma di disciplina che non è punitiva, ma costruttiva.
La barca a vela, con le sue sfide e la necessità di cooperare, offre un ambiente in cui le dinamiche distruttive possono essere sostituite da comportamenti costruttivi. In mare, ogni ragazzo è chiamato a svolgere un ruolo attivo, a seguire le regole e a rispettare gli altri membri dell'equipaggio, processo che rompe i cicli di ribellione e isolamento che spesso caratterizzano i loro vissuti, dando loro un nuovo modo di interagire
La vela offre uno spazio protetto ma allo stesso tempo esigente, dove ogni decisione ha un impatto concreto e immediato. Questo aiuta i ragazzi a sviluppare il senso di responsabilità, a comprendere che le loro azioni hanno conseguenze, e li sprona a uscire da schemi di comportamenti disfunzionali.
La disciplina nautica diventa un potente strumento educativo per superare le dinamiche negative che possono aver interiorizzato nel corso della loro vita e proprio grazie al Protocollo operativo siglato tra l’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Catanzaro e la Lega navale Italiana – Delegazione di Mirto Crosia, alcuni ragazzi potranno vivere e far proprie attività predisposte a conoscere la cultura del mare, essere avviati allo sport della Vela, fare attività specifiche volte alla protezione e conservazione dell’ambiente marino e non, ancora tra gli obiettivi perseguibili e sicuramente raggiungibili, c’è quello di creare le competenze utili e indispensabili nel settore nautico, così da collaborare nelle attività di eventi sportivi, e nel supporto e assistenza a persone con disabilità.
Luca e tutti i ragazzi che vivranno quest’avventura di libertà, vento e mare devono quest’esperienza, alla lungimiranza che ha portato all’Accordo di Collaborazione tra il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la Lega Navale Italiana.
Che ha dato le basi affinchè il Direttore dell’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Catanzaro, Dottoressa Anna Costanzo coadiuvate dal Funzionario della professionalità pedagogica Dott.ssa Maria Cristina Pastore e funzionario professionalità servizio sociale Dott.ssa Nadia Maria De Luca e del Presidente LNI Delegazione di Mirto Crosia Eugenio Fusaro De Marco, stilassero l’accordo operativo.