15/09/2024 - La Promozione Sociale
La Lega Navale Italiana ricorda Don Pino Puglisi, ucciso da Cosa Nostra a Palermo il 15 settembre 1993 all’età di 56 anni nel giorno del suo compleanno.
"È importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell'uomo per soldi. Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste. Tutte queste iniziative hanno valore ma, se ci si ferma a questo livello, sono soltanto parole. E le parole devono essere confermate dai fatti”. Le parole di Don Pino Puglisi - proclamato beato nel 2013 e prima vittima di mafia riconosciuta martire dalla Chiesa - sono la testimonianza di un impegno sociale ed evangelico verso i giovani, per allontanarli dalla mafia in un contesto difficile come quello del quartiere Brancaccio.
Con la campagna "Mare di Legalità", la LNI è impegnata nell’educazione alla legalità e ai valori del mare ed ha intitolato a Don Pino Puglisi la “barca della Legalità” Azimut.
L'imbarcazione, un Jeanneau Sun Fizz 40 armato a Ketch, lunga 12 metri, è stata confiscata alla criminalità organizzata che la impiegava nel traffico di migranti ed è stata affidata alla Lega Navale Italiana Sezione di Palermo nel 2014 per lo svolgimento di attività culturali, sportive, sociali e di protezione ambientale. La Lega Navale di Palermo si è impegnata a renderla accessibile alle persone con disabilità e quest’estate Azimut ha svolto numerose attività sociali in collaborazione con le associazioni e in favore di bambini e ragazzi del territorio, tra cui i minori del Punto Luce di Save the Children del quartiere Zen.
La campagna della LNI prevede l’impiego, nel corso del biennio 2024-25, di oltre 20 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata e affidate alla Lega Navale Italian per svolgere attività di diffusione della cultura marittima, di avvicinamento al mare e allo sport per tutti, di formazione nautica e di protezione ambientale, rivolte in particolare ai giovani e ai soggetti più fragili.