30/07/2024 - La Cultura Marinaresca
Una storia toccante, di coraggio e resilienza, quella raccontata domenica 28 luglio a Chiavari, nell’ambito della rassegna “Libri Naviganti” andata in scena sulla terrazza panoramica in banchina di Calata Ovest che ha ospitato l’evento organizzato in collaborazione con la Lega Navale Italiana Sezione di Chiavari e Lavagna. Un tema, quello del contrasto alla violenza di genere, al centro della campagna "Una cima rossa" promossa a partire dallo scorso anno dalla Lega Navale Italiana in tutta Italia in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Presente Sadia Sharmin Rita, che ha raccontato in prima persona la sua storia e Donatella Mascia che nel suo libro“Sadia. Storia di una donna” (Stefano Termanini Editore) ha spiegato la scelta di scrivere un romanzo su di lei. A fare gli onori di casa, Chiara Vigo, direttrice di Calata Ovest, ad introdurre l’incontro Monica Corte, presidente della Sezione LNI di Chiavari-Lavagna, l’editore Stefano Termanini e la giornalista Claudia Sanguineti.
La storia di Sadia, dopo anni di violenza, in Italia ha avuto un lieto fine e può essere di incoraggiamento per molte persone. Una storia di vita vera che ha passato momenti molto difficili, ma anche una storia di riscatto, di speranza e di coraggio: "Ho avuto davanti a me diverse porte, ho cercato di aprirle e attraversarle tutte, ho capito negli anni per ogni problema c’è sempre una soluzione – ha ricordato Sadia -, si può uscire da una situazione di violenza, basta volerlo, conta tanto la forza di volontà, per me è stato così. Ad un certo punto, dopo tanta sofferenza, vuoi riscattarti. Ho deciso di dire basta, non volevo essere un oggetto, ho scelto di reagire. Quando sono arrivata in Italia avevo solo 70 euro con me e i miei figli, non è stato un percorso semplice ma oggi sono qui e se posso aiutare qualcuno con la mia storia, ben venga". E ancora: "Non avete idea della fortuna di avere il diritto all’istruzione, nella vita fate ciò che volete, ma studiate per essere indipendenti".
“Sadia” è un libro scritto con uno stile che taglia come un coltello, che è tutta azione e forza, pathos e valori, fatti che accadono e invito, per il lettore, alla riflessione e alla consapevolezza, a saperne di più, per impedire che accadano fatti ingiusti, ad agire per un mondo in cui la speranza di un destino migliore sia a tutti accessibile.
"Tra gli ambiti di interesse della Lega Navale Italiana, che la nostra sezione di Chiavari-Lavagna porta avanti con successo, rientra anche la collaborazione con il mondo letterario che non si esaurisce nel proporre esclusivamente temi a carattere marinaresco, ma naviga anche nell’attualità e nel sociale – ha ricordato Monica Corte, presidente della Lega Navale di Chiavari e Lavagna -. È in questo contesto che è stato quindi proposto un incontro letterario estivo speciale dedicato alle donne, alla loro resilienza e alla speranza di vita e di futuro che portano in sé. L'evento in collaborazione con Calata Ovest suggella una volontà comune di collaborazione, costante e sinergica, nel sostenere progetti di valore sociale e letterario".
Presentato per la prima volta l’11 maggio scorso, al Salone Internazionale del Libro di Torino: «Alcuni lettori mi hanno chiesto: “Perché questo romanzo?”. Ci sono molte ragioni, rispondo io. Ho voluto dare un messaggio di speranza. Questo è il mio primo obiettivo. Dinanzi ai fatti di cronaca di cui ogni giorno leggiamo, fatti drammatici, spesso cruenti, la storia di Sadia è storia a lieto fine: Sadia, infatti, ce la fa – ha ricordato la scrittrice Mascia -. Il primo impulso a scrivere il libro mi è venuto dal cuore. È Sadia che mi ha ispirata, è giovane, minuta, delicata, ma la sua forza interiore ti avvolge e ti travolge. La conosci e non puoi tacere, devi dire tutto, devi essere impietoso, perché non c’è più spazio per la reticenza».
Crediti foto: Lucia Nocera.