10/07/2024 - La Promozione Sociale
"Buongiorno e benvenuti. Grazie per condividere con noi una giornata così significativa per la Lega Navale Italiana, ente pubblico senza scopo di lucro che non percepisce finanziamenti pubblici, nonché associazione con oltre 56000 soci, che da 127 anni mette il mare al centro degli interessi del Paese.
Grazie Signor Presidente per la sua presenza che rappresenta la vera gratificazione per i nostri ragazzi, istruttori, atleti e soci, alcuni dei quali ha incontrato prima. Loro sono le braccia, il cuore e il motore della Lega Navale Italiana, che ammiro per professionalità e passione e che ringrazio per il lavoro che svolgono.
È importante per noi la vicinanza delle istituzioni e Lei rappresenta il sicuro riferimento per i nostri volontari che lavorano nei territori in favore dei giovani e delle persone più fragili. Tutto questo per abbattere ogni giorno le barriere fisiche, mentali, sociali e rendere il mare e le attività che vi si svolgono un ambiente accessibile per tutti e un veicolo di integrazione sociale, di trasmissione di valori e di espressione delle proprie potenzialità. Il mare è una livella, con cui ci si confronta tutti sullo stesso piano.
Oggi è un'occasione di festa per la Lega Navale Italiana, per i nostri amici e partner che ringrazio tutti. Mi riferisco alla Marina Militare, dalla quale 127 anni fa nacque la Lega Navale Italiana come una costola per sensibilizzare il giovane regno d’Italia sull’importanza culturale, strategica, economica e sociale del mare, i ministeri di riferimento, Difesa e Infrastrutture e Trasporti, le Forze Armate e Forze di Polizia. La Guardia Costiera, con cui siamo insieme lungo le coste e i porti e le Federazioni sportive sorelle con cui è in atto una grande sinergia e una franca collaborazione.
Con l’amministrazione giudiziaria, a diversi livelli, e con il Ministero dell’Interno, portiamo avanti progetti per i ragazzi impegnati nella messa alla prova e collaboriamo per la riassegnazione delle “barche della Legalità” insieme all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Grazie per il rapporto di fiducia che si è instaurato con l’Agenzia e con le procure. Importante e concreta la collaborazione con il mondo dell’università e della scuola e con tutte le associazioni partner di Mare di Legalità.
Signor Presidente, ha incontrato prima le realtà della Lega Navale Italiana nelle diverse attività istituzionali di divulgazione della cultura del mare, di avvicinamento agli sport nautici, di formazione marinaresca, di protezione del mare, di inclusione dei fragili in centinaia di progetti sul territorio che le nostre 256 sezioni portano avanti con e per le istituzioni locali e regionali in tutto il Paese, ma per la realizzazione dei suoi compiti istituzionali ha necessità di vivere sul mare e le concessioni demaniali sono lo strumento imprescindibile per garantire lo svolgimento delle nostre attività senza alcun fine di lucro. La Lega Navale è al servizio delle istituzioni e dei territori e lavora per i nostri ragazzi e per quelli delle diverse associazioni con cui collaboriamo. Strutture periferiche e basi nautiche nelle quali insegniamo ai giovani ad andare per mare e per laghi, educhiamo a difendere il mare dalle quotidiane aggressioni ma soprattutto formiamo ai valori del mare ed alle sue regole. Mi riferisco al rispetto, all’inclusione, alla solidarietà, all’accoglienza, alla lealtà, alle regole ovvie del vivere sociale che non sono affatto scontate, come la cronaca evidenzia e che noi condividiamo ogni giorno a bordo di barche e mezzi, nelle basi nautiche e nelle scuole di vela, canoa e canottaggio, in sinergia con le famiglie e con la scuola.
Ragazzi che ora, con la campagna “Mare di Legalità”, indirizziamo anche ai valori della legalità. L’idea che oggi si concretizza è infatti quella di associare una barca assegnata dallo Stato con il suo pregresso di malaffare (traffico di armi, droga, migranti, riciclaggio di denaro sporco), rimessa a nuovo dalla LNI e intitolata ad una vittima della mafia e del terrorismo (magistrati, forze ordine, politici, giornalisti, operai e sindacalisti, professori universitari) per svolgere attività istituzionali in mare. La barca diventa così il loro simbolo proiettando in mare e dal mare nei porti, nelle comunità, nelle scuole tra i giovani la storia di quei servitori dello Stato che hanno combattuto, perfettamente consapevoli dei rischi che correvano, il terrorismo e le mafie, che alla fine hanno sconfitto con il loro esempio ed con lo spirito di servizio spinto all’estremo. Lotta che lo Stato continua a portare avanti ogni giorno. Saluto con grande stima ed affetto i parenti delle vittime che ci onorano della loro presenza oggi (il Dott. Morvillo, il Sig. Placido Rizzotto jr., la Dott.ssa Andreozzi, nipote di Pippo Fava, il sig. Giovanni De Grazia) e, con loro, tutte le famiglie delle vittime ricordate dalle barche della Legalità che aumenteranno in numero e in attività e che sono idealmente con noi oggi.
Oggi sono felice ed orgoglioso di quello che stiamo vivendo insieme, all’interno del Porto di Ostia con il quale stiamo collaborando per futuri progetti per il territorio. Partirà tra pochi minuti una articolata campagna che impiegherà nel corso dei prossimi due anni oltre 25 barche impiegate in progetti in favore di ragazzi, studenti, soggetti fragili, persone con disabilità fisica, mentale e sociale e giovani delle periferie a rischio.
Concludo con un impegno che prendo per la Lega Navale che mi viene forte e chiaro guardando, come lei ha fatto Signor Presidente, negli occhi questi ragazzi: lavorare ancora più determinati per preservare i loro sogni e le loro speranze. Loro sono il futuro del Paese e con loro navigheremo insieme come un unico equipaggio. Grazie."