In ricordo di Andrea Patacca
30/05/2023 - Lo Sport
IN RICORDO DI ANDREA PATACCA
“La vela è la più bella avventura della vita” scrive Soldini e Andrea Patacca, ingegnere navale e celebre istruttore di vela che recentemente è venuto a mancare, di avventure e imprese marinaresche era un vero esperto. Instancabile allenatore di svariati circoli e gruppi vela era molto apprezzato per le sue capacità e ben voluto da tutti. In suo onore Circoli velici del medio Adriatico, enti e associazioni culturali hanno voluto ricordare Andrea organizzando una Regata che ha coinvolto i porti e i naviganti a lui più cari.
La Lega Navale Italiana di Porto San Giorgio, senza esitazione, ha quindi deciso di partecipare a questo secondo appuntamento con Zachete, un Delta 84 lungo 8,40. Si sa, la solidarietà della gente di mare è unica.
L’equipaggio di Zachete “era tutto nuovo e mai collaudato” ma grazie all’esperienza e competenza del timoniere Girolamo Emiliani, si è subito coeso e ben amalgamato. Nonostante ci fossero barche molto più grandi, la partenza è stata perfetta. Il timoniere, Girolamo, decide di posizionarsi al centro della linea di partenza, mura a dritta, marcando una rotta che mirava al cosiddetto “monte di Pedaso”. Gli altri equipaggi, pensando che in mare aperto ci sarebbe stato più vento si dirigono verso il lato destro del campo di regata. Zachete invece sceglie la parte sinistra, cercando di intercettare le raffiche sotto costa. Dopo circa un ora di navigazione Zachete è incredibilmente seconda, a pochi metri dalla prima. Sfruttando i continui cambi di vento, influenzati dalle numerose vallate della costa Picena e una leggera rotazione del vento da Nord verso Nord-Est, Zachete riesce a girare la boa di Bolina mantenendo il secondo posto. L’equipaggio composto dai Piermatteo Raccamadoro, Giacomo Recchioni, Simone Beato, Stefano Andrenacci e Massimo Melpignano, inizia ad issare il Gennaker ma qualcosa non va. La vela si imbroglia, e Zachete da seconda finisce quarta. Imperterrito l’equipaggio prova a issare un’altra vela di minore dimensione, ma l’imbarcazione sembra perdere velocità. Il timoniere allora, decide di prendere una soluzione drastica, ma efficace. Si decide infatti di issare nuovamente il Gennaker. “O la va o la spacca”, come si suol dire. La tensione a bordo sale, perche quella operazione non poteva essere sbagliata. Per fortuna la manovra riesce e Zachete riprende velocità. Nel contempo le strambate iniziano ad essere sempre eseguite con maggiore perizia. Dopo circa 1 ora di navigazione in andatura di gran lasco, con un po’ di incredulità, Zachete taglia il traguardo conquistando il secondo posto nella classifica generale e il primo della classe, difendendosi contro barche lunghe 12-14 metri, favorite anche dal forte vento di tramontana della giornata.
Grazie Andrea per tutto quello che hai fatto per noi. Sarai per sempre un nostro faro che ci proteggerà dalle tempeste della vita.
“La vela è la più bella avventura della vita” scrive Soldini e Andrea Patacca, ingegnere navale e celebre istruttore di vela che recentemente è venuto a mancare, di avventure e imprese marinaresche era un vero esperto. Instancabile allenatore di svariati circoli e gruppi vela era molto apprezzato per le sue capacità e ben voluto da tutti. In suo onore Circoli velici del medio Adriatico, enti e associazioni culturali hanno voluto ricordare Andrea organizzando una Regata che ha coinvolto i porti e i naviganti a lui più cari.
La Lega Navale Italiana di Porto San Giorgio, senza esitazione, ha quindi deciso di partecipare a questo secondo appuntamento con Zachete, un Delta 84 lungo 8,40. Si sa, la solidarietà della gente di mare è unica.
L’equipaggio di Zachete “era tutto nuovo e mai collaudato” ma grazie all’esperienza e competenza del timoniere Girolamo Emiliani, si è subito coeso e ben amalgamato. Nonostante ci fossero barche molto più grandi, la partenza è stata perfetta. Il timoniere, Girolamo, decide di posizionarsi al centro della linea di partenza, mura a dritta, marcando una rotta che mirava al cosiddetto “monte di Pedaso”. Gli altri equipaggi, pensando che in mare aperto ci sarebbe stato più vento si dirigono verso il lato destro del campo di regata. Zachete invece sceglie la parte sinistra, cercando di intercettare le raffiche sotto costa. Dopo circa un ora di navigazione Zachete è incredibilmente seconda, a pochi metri dalla prima. Sfruttando i continui cambi di vento, influenzati dalle numerose vallate della costa Picena e una leggera rotazione del vento da Nord verso Nord-Est, Zachete riesce a girare la boa di Bolina mantenendo il secondo posto. L’equipaggio composto dai Piermatteo Raccamadoro, Giacomo Recchioni, Simone Beato, Stefano Andrenacci e Massimo Melpignano, inizia ad issare il Gennaker ma qualcosa non va. La vela si imbroglia, e Zachete da seconda finisce quarta. Imperterrito l’equipaggio prova a issare un’altra vela di minore dimensione, ma l’imbarcazione sembra perdere velocità. Il timoniere allora, decide di prendere una soluzione drastica, ma efficace. Si decide infatti di issare nuovamente il Gennaker. “O la va o la spacca”, come si suol dire. La tensione a bordo sale, perche quella operazione non poteva essere sbagliata. Per fortuna la manovra riesce e Zachete riprende velocità. Nel contempo le strambate iniziano ad essere sempre eseguite con maggiore perizia. Dopo circa 1 ora di navigazione in andatura di gran lasco, con un po’ di incredulità, Zachete taglia il traguardo conquistando il secondo posto nella classifica generale e il primo della classe, difendendosi contro barche lunghe 12-14 metri, favorite anche dal forte vento di tramontana della giornata.
Grazie Andrea per tutto quello che hai fatto per noi. Sarai per sempre un nostro faro che ci proteggerà dalle tempeste della vita.