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PADOVA


Imbarco su Nave Vespucci

Tommaso è giovane, ma non un ragazzino, semmai un giovane uomo; ha, nel suo approccio con la vela, l'entusiasmo e un pizzico di incoscienza dei giovani ma la fermezza e la disinvoltura degli uomini, si vede che è cresciuto tra le onde, con il nonno che lo portava in giro per il Mediterraneo sin da piccolo. La LNI gli ha offerto la possibilità, come avviene ormai da anni per diversi Soci giovani dai 16 ai 24 anni, di imbarcarsi su una nave scuola della Marina Militare: la Palinuro o la Vespucci. Senza esitazioni ha compilato e inviato la richiesta e, tale era l'entusiasmo, che ha scritto nella domanda di imbarco che gli era indifferente quale delle due navi lo avrebbe accolto e anche in quale periodo, l'importante era salire a bordo e affrontare questa nuova avventura. Il destino gli ha offerto la nave Vespucci, un simbolo della marineria italiana, sulla quale ha trascorso un periodo di quasi dieci giorni navigando da Gaeta a La Spezia, passando per Procida, La Maddalena e Portofino. Quando Tommaso racconta della sua esperienza, gli si illuminano gli occhi, racconta con trasporto sia della navigazione al tramonto quando si oscura la nave e si accendono flebili luci rosse per consentire a chi è di turno di vedere nella notte, sia di quanto sia faticoso il turno di notte e di come anche una amaca diventi un comodissimo giaciglio nel quale abbandonarsi al meritato riposo. Ci spiega di come i giovani imbarcati diventino parte integrante dell’equipaggio e assieme ai marinai vengano coinvolti in tutte le attività di bordo: dalla pulizia locali alla lucidatura degli ottoni, dalla guardia in plancia alla manovra delle vele, dall’attività di vedetta a quella di governo al timone. Grazie a Tommaso, per aver accettato di condividere con noi queste immagini

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