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LA SPEZIA


L’isola che c’è
20/05/2021 - L'Ambiente

Questa mattina, 20 maggio, sono iniziate le visite didattiche del progetto “L’isola che c’è” che si svolgeranno all’Isola del Tino.

Il Comandante Marittimo Nord, Ammiraglio Giorgio Lazio, il Dirigente dell’Ufficio IV Ambito Territoriale della Spezia, dottor. Roberto Peccenini e il presidente della sezione della Spezia, Comandante Fabio Vespa, hanno salutato le prime due scolaresche che partecipano alle attività.

Il progetto si inserisce nell’ambito della collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria – Ambito Territoriale della Spezia, il Comando  Marittimo Nord, che promuove e sostiene un’importante azione volta alla salvaguardia, messa in sicurezza e valorizzazione dell’isola del Tino, e la Lega Navale sezione della Spezia che contribuisce con il lavoro dei  propri  soci alla realizzazione dell’evento.

Si tratta di una proposta coordinata ed innovativa che vede l’isola militare aprirsi al territorio, per far conoscere il proprio patrimonio, un tesoro  di storia, natura e tecnologia: un modello di “scuola diffusa” che promuove nuovi contenuti didattici ed esperienze educative di qualità, declinati in un “paesaggio di apprendimento”.

Gli spazi messi a disposizione dal Comando Marittimo Nord consentono di sviluppare un’articolata attività laboratoriale all’aperto, con e nella natura, non realizzabile in aula, il progetto è dedicato alle scuole di ogni ordine e grado.

Il presidente ed i soci della Sezione spezzina della LNI auspicano che condurre i ragazzi, via mare, a visitare uno dei gioielli del nostro Golfo, conoscerne la storia, apprezzare la bellezza dell’ambiente in cui viviamo, creino un legame forte e duraturo col territorio unitamente alla volontà di mantenere intatto questo patrimonio straordinario.

 

Obiettivi del progetto

  • far conoscere ai giovani gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente marino ed alla conoscenza diretta dell’isola del Tino;
  • coinvolgere attivamente gli studenti nella salvaguardia e valorizzazione di luoghi e paesaggi, secondo principi di cittadinanza attiva e di condivisione sociale;
  • contribuire allo sviluppo, nelle giovani generazioni, di “comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali” e all’implementazione degli obiettivi di dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile;
  • migliorare processi di apprendimento e abilità di ricerca.

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