LA SPEZIA


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Storia

 

articolo di Giorgio Balestrero

   La Lega Navale Italiana, nasce alla Spezia nel 1897,  su ispirazione di Augusto Vecchj  ( più noto come Jack la Bolina ) ex ufficiale e scrittore, di Attilio Montegazza ( proprietario del giornale La Spezia ) e varie altre personalità di spicco, sull’esempio della Naval League inglese e di quella  tedesca.

   IIl giovane Stato italiano, era consapevole dell’importanza del potere marittimo, dipendente come era dalle vitali importazioni di carbone, petrolio, grano ed altre materie prime, chiusa da Gibilterra ad occidente, da Malta al centro e dal canale di Suez ad oriente e con una Francia non del tutto amichevole.

   Si era quindi legata alla Germania ed all’Austria Ungheria nella Triplice Alleanza e verso la fine degli anni ottanta, non potendo da queste avere un valido sostegno navale, aveva accentuato lo sviluppo della Marina da guerra, varando le potentissime Duilio e Dandolo,  che , se pure con macchine ed artiglierie di matrice inglese, costituivano un vanto per la nostra cantieristica e per  progettazione.

    Ma il progresso che cresceva in maniera esponenziale, le rese ben presto obsolete e negli ultimi anni del secolo, anche alla luce di quanto accaduto nella guerra Ispano-americana, nella quale  la marina USA aveva annientato quella spagnola tecnicamente inferiore, fu evidente che occorreva rinnovare la flotta e la L.N.I se ne fece autorevole portavoce, con conferenze, libri e petizioni.

   Adesioni crescevano e Sezioni nascevano nelle città principali ed all’estero, tanto che nel 1903 la sede centrale fu trasferita a Roma e la Spezia divenne una Sezione come le altre.

   Essa era ospitata nella palazzina della Capitaneria di Porto, dove ora sorge quella nuova.

   Nella prima guerra mondiale , la Lega partecipò con molteplici iniziative allo sforzo bellico e nel dopoguerra si dedicò con impegno a patrocinare lo sviluppo della Marina Militare, di quella  Mercantile e di tutte le attività attinenti al mare ed alla marineria, la Sezione adeguandosi alla lettera.

   Particolare del periodo, la Festa del Mare ed in quell’ambito,  la disputa del Palio del Golfo, che la Sezione regolamentò ed organizzò.

   Era inevitabile che il regime allora imperante, si volesse impadronire  di una Associazione così influente e con un grande numero di soci;  così avvenne,  ed alla fine del secondo conflitto mondiale essa si trovò diminuita di soci ed isolata, ma si accinse alla rinascita, ospitata in una minuscola retro - stanzetta delle Associazioni d’Arma.

   Il  Presidente di spicco della rinascita  fu Alfredo Perioli, ex ufficiale di marina, che si prodigò per trovarle una sede a mare, ottenendo una decina di posti barca presso la Sezione Velica della M.M e tentando invano di creare un porticcio alle Grazie, sollevando una tale reazione da parte della borgata ( ne vedremo altre ) che fu indotto a dimettersi.

   Il suo posto fu preso dall’ammiraglio Giuseppe Falco,  carismatico Giudice di Regata per tanti anni e con Lui, si acuì l’interesse della Sezione per la vela e le regate.

   Fu poi la volta dell’Avv. Antonio Celle, valoroso partigiano e studioso di storia.

Sotto la Sua presidenza fiorirono le conferenze, famosa quella dedicata alla tragedia di Matapan ( a seguito delle prime rivelazioni di Ultra Secret ) con stragrande vivacissima partecipazione.

   Alla fine dei settanta assunsi io la Presidenza, con Celle vice e validi consiglieri, tra i quali in prima file il compianto Giorgio Baratto, Eugenio Lanzardo e Fabrizio Novelli, che portò ad un periodo di grande euforia.

   I posti presso la Sezione Velica salirono a trenta, dando prezioso ossigeno alle finanze e permettendo una intensa attività, che citerò per sommi capi, certo di omettere qualcosa.

   Istituzione del guidone d’oro , che per molti anni fu assegnato allo sportivo che meglio si era messo in luce nell’anno ( a volte più d’uno ) , istituzione del Memorial Sergio Montaldo ( consigliere di lunga data ) assegnato tuttora ad uno sportivo od Ente per una azione meritoria.

   In collaborazione con la M.O. Mario Arillo, Presidente della Associazione Veterani dello Sport , la Regata dei “ Timonieri Veterani “ che ottenne un grande successo per svariati anni.

   L’assegnazione per sorteggio delle imbarcazioni locali a timonieri del calibro di Straulino, era un avvenimento che si svolgeva nel salone  delle Associazioni d’Arma, che la Sezione aveva provveduto ad abbellire con  gli stemmi delle Associazioni,  ove si tenevano premiazioni e numerose conferenze.

   Rimarchevoli tra queste, alcune del consigliere Ing. Piero Marras ( uno dei progettisti del Mose ) e poi , una splendida serata con diapositive della tonnara di Favignana , eseguite dal noto fotografo Cedrone.

   Essa ospitava circa 30 modelli navali in scala 1/200 (da mezzo metro ad un metro) donati alla Sezione da un vecchio ufficiale di marina; parecchi anni fa, essendo il salone in grave degrado, ci fu chiesto di rimuoverli ed ora fanno bella mostra nei corridoi del CSSN, mentre le grandi teche che li contenevano furono dalla Sezione, donate al Museo Tecnico Navale.

   E poi, la regata Lei & Lui, che si tiene tuttora, la Regata di San Giuseppe, prima nel Golfo, eseguita secondo i rating Federali ( International Off Rule ) , la promozione del Trofeo  Mariperman , che senza Covid, avrebbe raggiunta quest’anno la trentatreesima edizione., la promozione, assieme a  Velico Spezia ed  Erix del Comitato tra i Circoli Velici del Golfo , che in questi giorni è stato coralmente confermato.

   In più la puntuale attività di rappresentanza nei confronti della Marina Militare.

   Ma nella metà degli anni ottanta, questo bel meccanismo si inceppò.

   Per motivi di opportunità la Marina fu obbligata a rescindere la nostra permanenza presso la Sezione velica, assicurandoci la più assidua collaborazione per trovarci una collocazione altrove.

   Con l’ausilio della capitaneria di Porto, ci fu assegnato in comunione con altra  Associazione, uno specchio d’acqua a Panigaglia, tra la Snam e la base della Polizia di Stato.

   La Snam assicurava l’accesso per via di terra, ma fu un costoso fallimento.

   Proprio in quel lasso di tempo, i poteri di concessione passarono dalla Capitaneria alla neo costituita Autorità Portuale, che pienamente d’accordo nell’assegnazione, per errore indicò che i pontili non potevano toccare terra…. insorse il Comune di Portovenere, la Snam ritrattò la concessione e nel frattempo la Sezione aveva acquisiti e pagati i costosi pontili necessari , dovendo  anche far ricorso a sussidi esterni.

   Vi furono due cause al Tar, tutte perse con in più la beffa, nelle sentenze, che le nostre argomentazioni erano condivisibili, ma così era scritto nella concessione e non valse a nulla la dichiarazione della Autorità Portuale,  che ammetteva l’errore.

    Senza accesso da terra la posizione si rivelò ingestibile, molti armatori defezionarono, il numero dei soci si ridusse a non più di 50  , ovvero ( tolte le quote di diritto per Roma )  un ricavo annuo di circa 300 Euro …

    La Sezione continuò comunque le sue funzioni istituzionali, mantenendo un ottimo rapporto con la lunga serie di Ammiragli a capo del Dipartimento, ai quali veniva sempre sollecitata  una sistemazione.

   Questa sembrò concretarsi,  nei primi anni 2000,  con la possibilità di realizzare una serie di ormeggi presso l’Accademia Aereonautica di Cadimare , con un preciso impegno che giace presso la Capitaneria di Porto e la piena approvazione di quel Comado.

   I pontili di nostra proprietà ed il costoso container di 12 metri completamente attrezzato,  con servizi e stipetti, furono trasferiti dal pontone gru della M.M. a Cadimare, ma anche questa volta tutto si inceppò, poiché da Roma il Comando A.M non approvò, ma non solo, anni dopo, subentrato un nuovo Comandante , questi  ci ingiunse di rimuovere pontili e container.

   La rimozione ed il collocamento avrebbero richiesto cifre astronomiche e si risolvette di cedere il tutto alla M.M., che fu ben lieta di accettare ed ora il container svolge un ruolo utile in Arsenale, mentre purtroppo i pontili risultarono inutilizzabili, poiché nella rimozione e non per colpa degli operatori dell’Arsenale, avevano subito danni.

   Nasceva intanto anche il Trofeo Challenge  Perioli, dedicato al Presidente del dopoguerra. una regata che si effettua tuttora, caratteristica per il “ Rancio Marinaresco “ che si tiene a Santa Teresa e per i premi costituiti da piccoli  modellini di navi di fine ottocento, coeve della nascita della Lega.

   E’ di quattro anni or sono, il Memorial Giorgio Baratto , amico fraterno , amico di tutti, noi, che va al miglior prodiere o timoniere dell’anno.

   E non dimentichiamo la collaborazione con la Capitaneria di Porto per la Giornata del Mare e col Comune per Donne di Mare , nonché la scuola di immersione , con la direzione e didattica dell’Amm. Francesco Chionna e le veleggiate Marconiane  in uno col Museo Navale.

   Siamo ormai ai nostri giorni e finalmente un Comandante in Capo, l’Ammiraglio Alberto Toscano, è riuscito ad esaudire le nostre aspettative, trovandoci un posto in capo ai vasconi di San Vito, accanto alla porta Marola, … una decina di posti a terra per derive e Meteor, e cinque in acqua.

   Grazie ad una anticipazione delle quote di ormeggio da parte degli iscritti, ad una piccola , ma fondamentale donazione della Presidenza nazionale, sollecitata dal Consigliere Regionale  Piero Ferrozzi ed all’impegno del consigliere Franco Cozzani , che gratuitamente ha elaborato i piani ed dell’altro consigliere Riccardo Incerti Vecchi,  che molto si sono prodigati, è stato possibile  impiantare una gru, porre  le catenarie e provvedere ad una sistemazione generale.

   Nel 2018, presenti l’Amm. Roberto Camerini , comandante di Marina Nord, l’Amm. Toscano ed un piccolo gruppo di soci, con una sobria cerimonia il porticciolo è stato inaugurato, risolvendo finalmente , anche se in maniera assai parca , l’assetto finanziario autonomo della Sezione.

  Nel 2017, nel  penultimo della mia presidenza ( finalmente … a causa il cambiamento dello Statuto che pone attualmente un limite di due mandati )  la Presidenza Nazionale decise di festeggiare i 120 anni della Lega,  qui alla Spezia, mettendomi in grande ansietà, per il peso di una organizzazione che prevedeva l’Assemblea Generale dei Soci ( AGS ) con la partecipazione di centinaia di delegati e di loro familiari , la presenza del Presidente Nazionale Amm. Maurizio Geminiani ,  del Capo di Stato Maggiore della Marina  e di tutte le Autorità locali.; un avvenimento da far tremare le vene ed i polsi, vista la pochezza, anzi, l’inesistenza delle nostre strutture.

   Eppure, grazie alla M.M. che mise a disposizione il C.R.D.D. e naturalmente alla cospicua copertura finanziaria  a carico della P.N. , l’intera organizzazione,  ricerca dei posti letto negli alberghi,   trasferimento dei convenuti agli alberghi e da questi al CRDD,  colazioni di lavoro,  pranzo finale nel salone di Porto Lotti e la miriade di altre incombenze,  la gestione dell’evento si svolse in maniera perfetta , senza il minimo intoppo e con soddisfazione generale.

    Un miracolo reso tale, da tanti collaboratori, dall’aiuto di elementi delle Leghe  Navali di Chiavari e di Lerici ed   in particolar modo dall’ Amm. Franco Raisoli, , dalla  Dottoressa Roberta Talamoni ,  tutti gli altri consiglieri  , non dimenticando Attilio Cozzani , collaboratore esterno.

   Infine, nel 2018, scaduto il mio mandato, si sono svolte le elezioni ed è stato eletto Presidente Fabio Vespa,  valido velista ( è un Cape Hornier ) , comandante di prestigiosi Yacht, personaggio di elevate doti , assistito da un Consiglio in parte rinnovato, ringiovanito e pieno di buona volontà e nonostante sussista ancora la mancanza di una sede ( quella alle Associazioni d’Arma, in realtà usata come magazzino, è stata abbandonata da tempo essendo inagibile ) pienamente operativo.

   Gli ormeggi e lo spazio a Porta Marola,  permetteranno alla Sezione, con l’aumento  dei soci,  di sviluppare l’attività, che negli intendimenti del nuovo Consiglio, vuole abbracciare  tutti gli aspetti della marineria e del sociale … a tutti loro, anzi, a tutti noi della Lega… via così.

                                                                                                  

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