CHIAVARI-LAVAGNA


Uomini & Navi
Dal 01/12/2021 al 01/12/2021 - La Cultura Marinaresca

La Rassegna culturale Uomini & Navi nasce a Chiavari nel 2008 sotto la Presidenza di Gian Nicolini. Un gruppo di soci e uno storico Giorgio"Getto"Viarengo realizzano il primo ciclo di incontri nella sede al Porto Turistico. Comune denominatore il mare.

Ecco per voi il "primissimo " articolo apparso sul Nuovo Levante dell'epoca scritto dalla socia Claudia Sanguineti, giornalista.

"Uomini e navi", parte la nuova rassegna


Una serie di incontri sulle tradizioni marinare della Liguria


Sarà lo storico Getto Viarengo ad inaugurare la nuova Rassegna "Uomini e Navi" promossa dalla Lega Navale di Chiavari. Una serie di appuntamenti, affrontati da diversi personaggi –storici, scrittori, disegnatori- che intendono approfondire vari aspetti legati al mare ligure tra relitti, grandi navigatori, chiese e fari, cacciatori di balene e sottofondi ricchi di storie da raccontare: il primo di questi si svolgerà l'8 novembre (2008), presso la sede della Lega Navale nel Porto Turistico n.51, alle ore 17. «L'incontro di sabato –afferma Viarengo- parlerà della navigazione in mare, quella di un tempo legata a campanili, chiese ed ex voto. Un tempo era molto onorato S. Erasmo, che con l'imposizione delle mani bloccava i fulmini e le tempeste: molti affidavano il ritorno alla terra a lui, poi "sorpassato" da S. Pietro. Tuttavia, ancora nei primi dell'800, i marinai e i pescatori di Chiavari che si recavano in cattedrale portavano con loro ancora l'icona di S. Erasmo. Gli ex voto dei marinai e delle persone legate al mare sono poi documenti ricchissimi e preziosi che illustrano molti aspetti della vita di allora». Ancora oggi, comunque, permangono molte tradizioni legate al passato: «Una tra tutte, l'usanza di non cambiare nome alla propria imbarcazione, perché porta male. Molti lo sanno e per scaramanzia lasciano lo stesso nome: la barca è come una persona, guai a modificare il suo appellativo, porterebbe male, malissimo».

Un viaggio tra relitti e fari: gli ospiti

Uomini e Navi: si racconta da sola la nuova rassegna ideata dalla Lega Navale di Chiavari. Un viaggio nel mare della Liguria, tra relitti, grandi navigatori, chiese e fari, cacciatori di balene e acque lontane. «Si tratta di un ciclo di conferenze assai variegate –commenta il presidente Nicolini- che coinvolgeranno lo spettatore attraverso filmati, presentazioni e foto». Il primo incontro è l'8 novembre, con lo storico Getto Viarengo che parlerà di navi e orientamento in mare legato alla religione (campanili, ex voto, chiese). Seguiranno il 15 Emilio Carta, Andrea Maggiori e Adriano Penco con navi e relitti; il 22 i vichinghi, grandi navigatori, raccontati dall'ingegnere e disegnatore Stefano Risso. Il 6 dicembre, lo scrittore e conduttore Dino Emanuelli (Linea Blu, Pianeta Mare) parlerà invece di "C' era una volta il mare".


L'iniziativa "Uomini e navi" della Lega Navale

Alla scoperta dei fondali...senza bagnarsi

Tuffarsi sottacqua per un'ora e mezza, scoprendo i fondali del nostro territorio, senza bagnarsi. È possibile grazie alla prossima iniziativa "Uomini e Navi" ideata dalla Lega Navale di Chiavari, che anche per questo sabato proporrà un viaggio alla scoperta del mare: protagonisti i relitti presentati nel libro "Navi e relitti III – Da Sestri Levante a La Spezia" (edizioni Busco), appena uscito nelle librerie. Scritto da Adriano Penco, Emilio Carta e Andrea Maggiori, costituisce la terza parte di una trilogia dedicata a navi, relitti, flora e fauna che vivono nei fondali del nostro mare: gli autori proporranno al pubblico un viaggio nelle profondità attraverso racconti e la proiezione di un filmato, presso la sede della Lega (Porto Turistico 51), alle ore 17. Una vera e propria caccia al tesoro dunque che si snoderà tra secoli di storia drammatica e vicende umane vissute sull'acqua. Grande novità del libro è l'utilizzo di nuove tecnologie, attraverso un sofisticato sonar di ultima generazione, per individuare e visualizzare graficamente i relitti: dagli abissi riemergeranno così fantasmi come l'ancora misterioso "Aereo di Moneglia", resti di lamiere e di eliche appartenenti a bettoline e aerei.

Claudia Sanguineti

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