Conclusa la traversata a nuoto Corsica-Capraia
04/06/2023 - L'Ambiente
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
“Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?” chiede Kublai Kan
“Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra – risponde Marco- ma dalla linea dell'arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge:” Perchè mi parli delle pietre? E solo dell'arco che m'importa.”
Polo risponde: “Senza pietre non c'è arco”
da “Le città invisibili” di Italo Calvino
Capraia Isola (Livorno) 4 giugno 2023
Con la corrente a favore e condizioni del mare davvero perfette per l’occasione, si conclude in meno di 12 ore la traversata a nuoto a staffetta tra la Corsica e l’Isola di Capraia, co-organizzata dalla Lega Navale Italiana – Delegazione di Capraia Isola e Abbracciamoli Onlus, con la collaborazione e il supporto di Greenpeace che ha accompagnato l’evento con la magnifica imbarcazione Isla Negra, nell’ambito della spedizione “C’è di mezzo il mare”.
Partiti da Macinaggio (Rogliano) stamattina alle 5.30 i 18 nuotatori Alex Rossi, Gianni Lastrico, Roberta Mauri, Fabio Donati, Luisa Ferrarini; Sabrina Peron, Stefano Sarao, Paola Salvini, Stefano Allegri, Silvia Bernini, Anna e Paolo Sanguettola, Paola Lancia; Alberto Cervi, Giuseppe Arrabito, Donatella Cerasi; Massimiliano Amirfeiz e Cristina De Tullio hanno letteralmente ”volato sulle acque”, alternandosi ogni 25 minuti per attraversare i 35 km (19 miglia) del canale di Corsica che divide le due isole, realizzando un’impresa unica e mai condotta prima d’ora.
Gli staffettisti sono stati accolti da acque meravigliose, con un mare liscio e non troppo freddo, sostenuti anche da alcune delle creature più iconiche dei nostri mari: un banco di centinaia di tonni rossi, alcuni di dimensioni superiori ai 2 metri, li ha accompagnati per un lunghissimo tratto insieme a oltre una decina di delfini del genere Stenella e, da ultimo, anche un esemplare adulto di Caretta caretta, la tartaruga più comune dei nostri mari.
«Oltre al contributo insostituibile dei nuotatori che hanno autofinanziato l’evento, più di 22 persone di staff hanno consentito di portare a termine un’impresa ambiziosa, oltre che particolarmente complessa essendo condotta in mare aperto», dichiara Cristina De Tullio vicepresidente di Abbracciamoli Onlus. «Tra loro, vogliamo ringraziare in particolare i quattro kajakers Lorenzo Castellani, Giorgio Mingarelli, Luisa Ferrarini e Paola Salvini (anche staffettiste), il medico, Dott. Tessarolo Andrea, e la responsabile del salvamento Maria Melai, oltre ai comandanti delle quattro imbarcazioni che accompagnato i nuotatori, rendendo possibili i cambi e la sicurezza: Fabio Guidi al comando del Rais Dragut, Moreno Soldi, al comando dell’imbarcazione di Greenpeace Isla Negra, Martina Buzio, al comando di Akuna Matata e Massimo Tennennini che ha capitanato King Kong».
“Il mare unisce i paesi che separa” è il motto dell’evento che, coniugando sport, ambiente e solidarietà, ha avuto come obiettivo quello di veicolare importanti messaggi per la tutela dell’ambiente marino, in particolare control’inquinamento da plastiche e microplastiche, attraverso l’impresa sportiva delle persone che amano il mare.
La nuotata, infatti, è stata organizzata proprio mentre a Parigi si è appena concluso il secondo round di negoziati internazionali delle Nazioni Unite per ottenere un trattato globale sulla plastica.
«I nuotatori – dichiara Massimiliano Amirfeiz di LNI Capraia Isola – hanno traportato con loro una bottiglia di vetro contenente una Carta di intenti per ridurre l’utilizzo dei prodotti in plastica usa e getta e incentivare politiche associate alla riduzione degli imballaggi in plastica».
Il documento, messo a punto da Chimica Verde Bionet e CNR-IAS, sulla base di un precedente Vademecum elaborato da Legambiente e Chimica Verde Bionet, è stato sottoscritto dai Sindaci dei due Comuni Patrice Quilici (Rogliano-Macinaggio) e Lorenzo Renzi (Capraia Isola), come impegno delle rispettive Amministrazioni.
«L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri tempi e il Trattato globale sulla plastica offre ai leader mondiali l’opportunità di intervenire, seguendo le raccomandazioni della comunità scientifica», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.
«È prioritario mettere un freno alla produzione di plastica e ridurre fin da subito la dipendenza da petrolio e gas fossile da cui la plastica viene prodotta. Parallelamente bisogna mettere in atto misure concrete per difendere il mare con l’istituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030».
Hanno sostenuto sin da subito l’iniziativa CNR-IAS, Capraia Smart Island, Club Nautique de Macinaggio, LAMMA Meteo, CMCC Foundation, Distribuzione Defibrillatori e Società Nazionale Salvamento fornendo risorse logistiche e tecniche indispensabili.
Qui alcune foto dell'evento.
Qui il video realizzato da Greenpeace